Keyword con volume di ricerca 0: Perché sono importanti, come le trovo e utilizzo

Non vale la pena perdere tempo dietro keyword con volumi di ricerca 0. Se non c’è traffico perché dovrei starci dietro. Molti decidono di lasciarle perdere. Io invece le utilizzo, eccome. Oggi ti spiego perché …

Non vale la pena perdere tempo dietro keyword con volumi di ricerca 0.

Se non c’è traffico perché dovrei starci dietro.

Molti decidono di lasciarle perdere.

Io invece le utilizzo, eccome.

Oggi ti spiego perché e come.

Prima però voglio raccontarti chi sono.

Spero che ti aiuti a fidarti di quello che stai per leggere.

Sono Jannis (pronunciato tipo Iannis).

Mi occupo di SEO dal 2016 circa. Negli ultimi anni ho lavorato per multinazionali come SEO specialist in house e in agenzie. Con il resto del team abbiamo vinto qualche search award negli ultimi anni in giro per l’Europa.

Mi trovi su Linkedin se vuoi sbirciare.

Passiamo al dunque.

Magari hai utilzzato uno strumento per la ricerca di parole chiave e hai trovato numerose keyword con volumi di ricerca pari a 0.

Magari hai aperto Google Search Console e notato che ricevi traffico da query che quando copi in uno strumento per la ricerca di parole chiave, il volume è zero.

Sicuramente ti saranno venute in mente queste domande.

Vale la pena inseguire keyword con volume di ricerca 0?

Ma perché succede?

E soprattutto…

Potrebbero esistere tantissime parole chiave senza volume di ricerca che possono portarmi tantissimo traffico…

Come le trovo?

Questo è quello che ti spiego oggi.

3000+ parole sulle ricerche a volume 0, prenditi 15 minuti per leggere i seguenti contenuti.

La mia premessa

Prima di iniziare voglio fare una precisazione.

Devia un po dal tuo intento di ricerca ma penso sia doverosa per farti capire cosa ne penso io delle parole chiave.

È una precisazione che ci tengo a fare perché se capisci questo, allora tutto quello che leggerai dopo sulle parole chiave a volume 0, lo troverai scontato.

Il termine parole chiave o keyword a me non piace.

Lo trovo molto limitativo e mi ricorda la SEO anni 2000 quando si cercava di inserire queste parole chiave ovunque per truccare i ranking.

Oggi i volumi delle parole chiave sono solo singolari indicatori di interesse a parer mio.

Cosa voglio dire con singolari indicatori di interesse?

Che mostrano quanto interesse c’è per una singolare ricerca specifica.

E come stiamo per vedere, questo interesse quantificato non è sempre accurato.

Mi spiego meglio.

Le persone non cercano parole chiave.

Le persone cercano risposte, argomenti, domande, soluzioni, significati, prodotti.

Queste ricerche possono avere infinite variazioni.

Una parola chiave corrisponde solamente ad una di queste variazioni.

Ma il nostro compito è fornire un informazione che risponda a quella ricerca di domande, soluzioni, argomenti, eccetera.

Te lo spiego con un esempio.

Vado su Google e digito le seguenti ricerche. Secondo te, cosa voglio trovare?

Cos’è la SEO?
Come funziona la SEO?
Ottimizzazione SEO

Te lo dico io.

Sto cercando la stessa cosa (o quasi), con ricerche differenti.

Guarda quanti risultati in comune si trovano sulle tre SERP.

Li ho cerchiati in blu.

Immagine che mostra le similitudini SEO su tre SERP
(Ho utilizzato Ahref SERP checker gratuito per fare gli screenshot delle 3 SERP).

Cosa vedo in questa immagine?

Google mi riporta praticamente gli stessi risultati per le prime due ricerche e 4/10 nella terza.

Le prime due ricerche ‘SEO’ e ‘cos’è la SEO’, è una ricerca quasi nozionistica, informativa.

Sto cercando informazioni su una disciplina o specialitá (la SEO).

La terza ricerca invece?

La terza anche più o meno, ma c’è un po di ‘azione’ nella parola ottimizzazione.

Come se l’utente volesse trovare qualcosa da mettere in pratica. Compiere un’azione.

Infatti i risultati proposti non sono solamente nozionistici.

Ci sono anche guide, tecniche da poter azionare.

Cosa voglio dire con tutto questo?

Che dobbiamo concentrarci sull’intento di ricerca dell’utente. Non sulla singola parola chiave.

E questo è specialmente vero per le parole chiave a traffico 0.

Più avanti capirai perché.

Ma prima voglio chiarire una cosa.

Cos’è l’intento di ricerca?

L’intento di ricerca è il motivo per cui l’utente ha effettuato quella ricerca.

E le ricerche che un utente può effettuare con lo stesso intento sono potenzialmente infinite (vedi l’esempio delle 3 SERP qui sopra).

Significa che le parole chiave dietro ad un intento di ricerca possono essere svariate.

Significa anche che queste parole chiave si dividono in keyword cluster.

Quello di keyword cluster è un concetto che non approfondirò oggi.

Penso che ad oggi sia molto più importante parlare di keyword cluster e di intenti di ricerca piuttosto che di parole chiave.

Quester però sono idee per altri articoli.

Ora sicuramente ti starai chiedendo…

Perché questa premessa sarebbe così importante?

Cosa vuoi dire?

Le parole chiave dietro ad un intento di ricerca possono essere illimitate, pertanto gli strumenti faticano a trovare tutte le possibili combinazioni e sfaccettature.

Molte parole chiave riportano bassi volumi di ricerca o pari a 0, o addirittura non vengono neanche trovate dagli strumenti.

Basta pensare che nel lontano 2017, Google dichiarava che il 15% delle ricerche giornaliere sono nuove ricerche.

Uno strumento di ricerca di parole chiave, non può mostrarti questo 15% siccome non esiste ancora :).

Bene.

Dopo tutto questo, possono finalmente parlare di keyword con volumi di ricerca pari a 0.

Perché devi utilizzare le keyword a volume di ricerca 0

Come già sai, le parole ricerca con volume 0, sono keyword che non mostrano livelli di traffico tramite strumenti di ricerca delle parole chiave.

Tuttavia potresti aver notato in Google Search Console che ricevi una più o meno grande quantità di visite da queste keyword a volume 0.

Oppure avendole trovate proprio con uno strumento di keyword research, ti stai chiedenodo se vale la pena fare qualcosa per posizionarti bene per quelle ricerche.

Ovviamente la risposta è sempre dipende.

Però io dico sempre si.

E perché sempre si?

Vedila così.

Se fai SEO sul serio, il tuo obiettivo è quello di aumentare il traffico organico di mese in mese.

Meglio ancora di anno in anno.

Se ti stai chiedendo perché meglio di anno in anno devi sapere una cosa.

Quando fai comparazioni mese in mese, la stagionalità ed i tempi necessari per un posizionamento ottimale, potrebbero darti falsi risultati.

Guarda questi due grafici per esempio.

È il traffico di un sito ad alta stagionalità che ho creato qualche anno fa.

Quando faccio una comparazione anno su anno, ho un ottimo rendimento.

Al contrario, quanto faccio una comparazione mese in mese no.

Questo è dovuto alla stagionalità del business.

Guarda la stagionalità come influenza i grafici qua sotto.

comparazione MoM
Comparazione mese su mese
Comparazione anno su anno.

Quando fai comparazioni anno in anno, queste variabili si annullano (o quasi).

Ma torniamo a noi.

È sempre bene posizionarsi per le keyword a basso volume di ricerca o con volumi pari a 0 per diversi motivi.

Motivo 1 – Il compound effect

Il primo motivo che mi viene in mente è quello del compound effect.

Tante piccole variazioni ti porteranno ad una grande variazione tra un anno (la SEO è sempre un gioco a lungo termine).

Motivo 2 – Topycal authority

Il fatto che tra un anno, ti sarai posizionato bene su tante parole chiave – anche long tail keyword che tipicamente hanno bassi volumi di ricerca anche pari a 0 – è la marcia in più che ti mostrerà come un’autorità agli occhi di Google e degli utenti.

Perchè un’autorità? Cosa voglio dire?

Da qualche tempo è chiaro che se dimostri esperienza, autorità, fiducia, hai piú possibilità di posizionarti bene.

Ti consiglio di fare qualche ricerca sugli EEAT se vuoi approfondire questo argomento.

Motivo 3 – Bassa concorrenza

Mi viene in mente un terzo motivo per volerti posizionare per parole chiave a volume 0.

Spesso la concorrenza è più bassa.

Quindi è più facile posizionarsi bene.

Proprio perché hanno poco volume di ricerca, molti decidono di ignorarle.

Molti altri magari non sanno neanche come trovarle.

Come si trovano?

Questo lo vediamo tra poco nel prossimo capitolo.

Motivo 4 – Inaccuratezza degli strumenti di misurazione

L’ultimo motivo che mi viene in mente è proprio il fatto che gli strumenti che mostrano i volumi di ricerca, non sono sempre accurati.

Come hai già visto in precedenza, guarda cosa dice Google Keyword Planner per queste parole chiave.

Poi guarda cosa dice Google Search Console.

Tanti click per una long tail keyword teoricamente a zero traffico.

Bene.

Sicuramente hai capito che è importante posizionarti anche per queste ricerche.

Ora devo chiederti io un favore.

Spero che una volta finito di leggere, ti rimanga qualcosa.

Ti chiedo di farmi sapere nei commenti cosa ne pensi di quello che stai leggendo.

Scrivimelo nei commenti oppure lasciami la tua email se ti sta piacendo questo contenuto.

Ti invierò il prossimo articolo appena lo scrivo!

Ora passiamo alla parte che stai aspettando.

Come trovare le keyword con 0 traffico

Se sei arrivato fino a qui avrai già intuito che ci sono almeno 2 modi per trovare keyword a traffico 0.

Ti ricordi quali sono?

Usa uno strumento di ricerca per parole chiave

Come abbiamo già detto, molte volte gli strumenti di ricerca riportano molte parole con volumi di ricerca 0.

Come puoi utilizzarli?

Lo vediamo nel prossimo capitolo, qualche paragrafo più sotto.

Utilizza Google Search Console

Come?

  1. Vai su Google Search Console nel report del rendimento.
  2. Prendi la lista di parole chiave per le quali ricevi traffico.
  3. Guardando questa lista noterai che per alcune di queste parole, hai ottimizzato contenuti per posizionarti bene.

Ma non per tutte le parole che hai trovato.

Molte sono long tail keyword che se ricerchi con uno strumento ti darà volumi pari a 0.

Guarda questo esempio.

Quando creai una pagina per mostrare tutte le webcam della mia città natale, non avrei mai immaginato che ci sarebbero state tutte queste ricerche diverse.

Molte non apparvero neanche con i tool di ricerca.

Ora sta a te decidere cosa farne.

Prima opzione – Crea un nuovo contenuto

Ti rendi conto che il contenuto che riceve traffico da quelle parole non è ottimizzato per quell’intento di ricerca.

Magari ti sembrerà che il traffico che ricevi è anche un po casuale.

Potresti decidere di scrivere un contenuto ottimizzato per posizionarti per quell’intento di ricerca.

Seconda opzione – Ottimizza il contenuto esistente

Oppure potresti ottimizzare il contenuto esistente per espandendo e incoporanto le risposte che l’utente sta cercando. Quindi editi il contenuto esistente anziché crearne un altro.

Questo è quello che ho fatto con l’esempio delle webcam qua sopra.

Ho aggiunto le webcam al contenuto già esistente.

C’è un altra cosa che puoi controllare in Google Search Console per trovare parole chiave a bassi volumi di ricerca.

Cosa?

Nello stesso report del rendimento, guarda alle impressioni che ricevi.

Alcune impressioni si trasformano in click altre no.

Solitamente devi scrollare un pó questo report per trovare quelle keyword per le quali ricevi impressioni ma non traffico.

E anche qui, si nasconodo keyword a bassi volui di ricerca.

Guarda ancora questo esempio sulle webcam.

Potrei creare un contenuto con target un nuovo intento di ricerca.

Guarda quante impressioni ricevo per le keyword nei riquadri rossi, per le quali non ho nessun contenuto ottimizzato.

(Ok in questo esempio i volumi anche trovati dai tool, probabilmente non sono bassi, ma rend l’idea di dove queste parole chiave si possano trovare).

Questi sono solo tre dei modi che puoi utilizzare per trovare fonti di traffico poco competitive e potenzialmente molto redditizie.

Si ho capito, se queste sono solo tre sicuramente ti stai chiedendo quali sono gli altri.

Ti accontento subito.

People Also Ask – Le persona hanno chiesto anche

Hai presente quelle sezione della SERP in cui Google mostra le domande frequenti?

Ecco i volumi di ricerca di quelle domande sono solitamente molto bassi.

E allora perché Google dice che sono domande frequenti?

Perché evidentemente lo sono :). Tuttavia potrebbero avere diverse variazioni grammaticali o essere poste in molteplici modi diversi.

Quindi gli strumenti di ricerca di parole chiave che analizzano la singola query, non vedono tutto il volume di ricerca effettivo per quell’intento di ricerca.

C’è un ultimo metodo di cui voglio parlarti oggi.

Questo è il mio preferito.

Forum e community online

Se vuoi trovare parole chiave poco competitive o a volume 0, devi sapere dove cercarle.

Per trovarle, ti consiglio di andare direttamente dove si trovano le persone che potrebbero effettuare queste ricerche.

Su forum come Reddit, Quora, gruppi di Facebook, trovi diverse community di appassionati ad argomenti specifici.

Queste persone si ritrovano online a parlare di un interesse comune.

Sicuramente anche tu sei parte di qualche gruppo Facebook su un argomento che ti interessa.

Guarda questo esempio sulle domande riguardanti al comprare casa che sono state postate su Reddit.

Puó essere questa una fonte di parole chiave a volumi 0?

Come puoi utilizzare queste community a tuo vantaggio?

  • Guarda di cosa parlano.
  • Che domande fanno.
  • Quante interazioni ricevono i post.
  • Prenti spunto dagli argomenti che vengono posti e dalle risposte che ricevono per formulare le tue parole chiave a traffico 0.

Cosi ti ritroverai a parlare di argomenti unici perché non sono stati suggeriti da un tool a cui tutti hanno accesso.

In più sono argomenti già validati.

Cosa voglio dire con già validati?

Che c’è già un pubblico interessato a quegli argomenti.

Questo è quello di cui stiamo per parlare nel prossimo capitolo.

Come verificare che si siano persone, ci sia un pubblivo effettivamente interessato a queste parole a volume 0 o a basso volume di ricerca.

Prima però voglio dirti una cosa.

Recentemente ho scritto un articolo con le mie strategie preferite per trovare idee per scrivere articoli di un blog.

Se ti è piaciuta l’idea di sbirciare nelle community online, allora ti consiglio di leggerlo per altri metodi simili.

Troverai le mie 4 strategie preferite.

Come validare le keyword identificate

Questa è una parte molto importante.

Stiamo parlando di keyword a volume 0.

Quindi come posso assicurarmi che ci sia qualcuno effettivamente interessato a leggere quei contenuti?

Nessuno vuole scrivere centinaia di parole ed investire tempo prezioso senza avere indizi sul effettivo interesse di un pubblico per quegli argomenti.

E allora come faccio?

La risposta in realtà è già venuta fuori in qualche paragrafo qua sopra.

Cerca nelle online community, nei forum, nei siti di concorrenti.

Come?

Immagine di aver stilato una lista di parole chiave a bassi volumi di ricerca.

Questa lista è stata stilata utilizzando i metodi elencati sopra.

Hai utilizzato uno strumenti di ricerca di parole chiave, hai utilizzato Google Search Console o guardato le domande frequenti su Google.

Ora che hai questa lista, cosa puoi fare per verificare che ci sia un interesse?

Come verifichi l’interesse di un pubblico?

Semplice.

Prendi queste query e digitale su Google.

Ti appariranno dei risultati.

Aprili e controlla se ci sono commenti o interazioni con gli articoli o con i post se si tratta di community.

Puoi anche digitare su Google la query + Reddit o + Facebook o qualunque sia la community che vuoi esplorare.

La SERP ti mostrerà tutti i post o i commenti più rilevanti per la tua ricerca.

Guarda qua per esempio se volesse cercare argomenti relativi all’impatto dell’IA sulla SEO.

Cosa voglio dire con questo…

Avendo già trovato risultati affini, so che esiste un interesse.

Ma puoi anche aprire questi risultati e verificare:

  • Quanti like i post hanno ricevuto.
  • Quanti commenti hanno ricevuto.
  • Piú in generale, quante interazioni hanno ricevuto.
  • Puoi anche verificare quante volte queste query (e affini) sono state poste.

Questi sono tutti indicatori di interesse.

Per me, equivalgono a volumi di ricerca.

Maggiori sono questi indicatori di interesse, maggiore è il pubblico interessato a questo argomento.

In questo modo già saprai che non stai perdendo tempo.

Avrai verificato che c’è un pubblico interessato a quei contenuti.

E quindi nonostante i volumi 0 riportati dai vari strumenti, qualcuno online che cerca quelle risposte esiste.

Prima di concludere passiamo all’utimo punti di questa guida.

Come utilizzare questa lista di keyword.

Ti ricordo una cosa.

Se stai trovando questo articolo utile, fammelo sapere nei commenti e condividi la tua esperienza.

Puoi anche lasciarmi la tua email se vuoi ricevere guide simili sulla SEO ogni volta che le pubblico.

Puoi anche lasciarmi la tua email se vuoi ricevere guide simili sulla SEO ogni volta che le pubblico.

Ora passiamo all’ultimo punto di questa guida.

Come utilizzare le keyword a traffico 0 che hai identificato

È il momento di ottimizzare i contenuti.

Mi vengono in mente due cose che puoi fare con queste keyword.

Se hai letto tutto l’articolo, ne abbiamo parlato qualche paragrafo più sopra.

Espandi contenuti esisteti

Potresti decidere di espandere contenuti che hai già scritto per includere una porzione di contenuto nuova.

Questo nuovo contenuto ti aiuterà a posizionarti per le keyword nuove.

Quando puoi usare questa tecnica?

Magari quando hai trovato le keyword tramite Google Search Console e vedi che un contenuto già riceve impressione per quelle parole chiave.

Oppure puoi create un nuovo contenuto.

Creare un nuovo contenuto

Il titolo, come tanti dei titoli di questo articolo, si spiega da solo.

Puoi creare un nuovo articolo o contenuto per posizionarti per un gruppo di keyword con lo stesso intento di ricerca.

Questo ti permetterà di posizionare il contenuto nuovo per quelle parole chiave poco competitive a volume di ricerca 0.

Ora so che ti stai chiedendo una cosa.

Come faccio a capire se è meglio scrivere un nuovo contenuto oppure integrare un contenuto esistente?

Ora ti spiego, ma prima ti racconto una storia.

Una volta, dopo aver trovato ricerche per le quali volevo posizionarmi, ho presentato il mio piano ad un mio cliente.

Il piano si concentrava principalmente sulla crezione di nuovi contenuti, tutti riguardanti lo stesso argomento.

La risposta del mio cliente non è stata positiva.

Il mio piano non è piaciuto.

Il motivo?

Aveva l’impressione che stessi ‘rompendo’ il contenuto in diversi articoli quando sarebbe potuto essere uno solo.

Questa è sembrata una forzatura per fare passare più tempo al lettore sul sito e farlo girovagare di pagina in pagina.

Insomma, una perdita di tempo. Anziché dare subito tutte le risposte stavo cercando di costringere il lettore a leggere tutti gli articoli.

Come alcune serie di Netflix dove sul più bello ti constringono a vedere la prossima putanta (un open loop in gergo tecnico).

Ma non era così.

Io lavoro a prove e dati, non a sensazioni.

La mia risposta è stata: se vuoi mettiamo tutto in un articolo come piace a te, ma non otterrai risultati organici.

Perché no?

Perché così non rispettiamo gli intenti di ricerca degli utenti.

Immagina se all’inizio di questo articolo ti avessi parlato di:

  • perché le parole chiave sono importanti in una strategia SEO
  • Cosa sono i volumi di ricerca delle parole chiave
  • I migliori strimenti per ricercare le parole chiave

Avresti continuato a leggere?

Io avrei saltato tutto a piedi pari.

Perché?

Perché non avrei rispettato il tuo intento di ricerca.

Oltretutto, tu stai cercando informazioni su parole chiave a traffico 0.

Questo significa che già sai cosa sono le parole chiave, come trovarle, con quali strumenti ecc.

Quello sarebbe materiale per un altro articolo, per un’altra audience.

Capisci?

Torniamo all’esempio del mio cliente.

Ho risposto al mio cliente che i contenuti rispondevano ad intenti di ricerca diversi.

Erano scritti per pubblici diversi.

Seppur facessero parte della stessa famiglia.

C’è un metodo un pò più accuranto che puoi utilizzare per capire se creare un contenuto nuovo o integrare un contenuto esistente.

Guarda la SERP.

Metti su Google la query per la quale vuoi posizionarti e guarda quali risultati escono.

A. Ti escono guide che includono anche la tua query?

B. O ti escono contenuti il cui unico scopo è rispondere solamente alla tua query?

Se A allora puoi incorporare. Se B allora forse conviene creare un contenuto nuovo.

Ritorniamo all’esempio delle Webcam di qualche paragrafo più sopra.

Se la SERP fosse stata più competitiva, forse sarebbe stato meglio creare una pagina individuale per ogni webcam.

Perché si che la mia pagina mostra tutte le webcam, ma l’intento di ricerca dell’utente spesso è quello di trovarne una in particolare.

Guarda qui per esempio.

Sono solamente il terzo risultato per questa query.

Questo perché esistono risultati che rispondo meglio alla ricerca dell’utente, più specifica di quelle che è il mio target.

Usa questo metodo di osservazione per capire cosa è meglio fare.

Dopotutto non dimenticarti una cosa.

Le persone utilizzano maggiormente Google rispetto ad altri motori di ricerca perché ci restituisce i risultati migliori.

Google investe nel capire qual’è l’intento di ricerca dietro ogni query.

Cosa succederebbe se Google non desse piú risposte accurate?

Semplice.

Cercheremmo informazioni in altri modi, magari su un altro motore di ricerca.

Bene.

Stiamo arrivando alla conclusione.

Prima di concludere ricapitoliamo quello che hai letto oggi

  1. È sempre bene posizionarsi per keyword a traffico 0 per diversi motivi:
    • Il compound effect
    • Bassa competitività
    • Inaccuratezze degli strumenti di ricerca
    • Topical autority
  2. Le keyword a traffico 0 si possono trovare in diversi modi:
    • Google Search Console
    • Strumenti di keyword research
    • People also ask
    • Community online
  3. È possibile validare queste parole chiave per avere un idea dell’esistenza di un potenziale pubblico interessato cercando sulle community online.
  4. Questa lista di keyword può essere integrata in un piano editoriale con l’intento di espandere contenuti esistenti o scrivere nuovi contenuti.

Questo è tutto quello che avevo da dire e spero che ti abbia dato valore.

C’è un’ultimissima cosa che voglio ricordarti.

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Al prossimo post!

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